SERATA DA INCUBO: TROPPA VIRTUS PER IL SAN NILO

 

Virtus Roma - San Nilo Grottaferrata 95-61
Parziali: 23-17 / 18-15 / 34-13 / 20-16

Virtus Roma: Banach 8, Petrucci 20, Whelan 8, Frisari, Casale 5, Valentini 7, Zoffoli 7, Pellegrinotti 2, Salomone, Rocchi 20, Giacomi 16, Fokou 2; Coach: Tonolli

San Nilo: Chiminello 4, Villamaina 2, Ridolfi 15, Reali 7, Mazzocchia, Spinosa 5, Oliva 11, Brenda 7, Proietti 10, De Nicola; Coach: Busti

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Sarebbe servita la partita perfetta, una prova di solidità e di carattere, ma a margine di un Mercoledì da incubo - come se Halloween fosse arrivato con un giorno di ritardo - di perfetto c’è stato ben poco per la Serie B del San Nilo, sconfitta senza appello da una Virtus Roma in grande spolvero. Eloquente il 95-61 finale, arrivato al termine di un match quasi mai in equilibrio, anche in virtù delle percentuali stellari dei romani, che dopo un buon primo tempo da 8/14 nelle triple hanno fatto anche meglio, chiudendo con un fantascientifico 19/29 al tiro dalla lunga distanza. Al contrario una vera e propria giornataccia per i nostri ragazzi, che oltre a tirare malino (36% dal campo) sono apparsi troppo nervosi, facilitando il compito di una Virtus che, ad onor del vero, è apparsa quasi sempre padrona della sfida.
In effetti, come purtroppo capita di consueto, il San Nilo parte molto male, mettendoci quasi 3’ minuti per trovare il primo canestro del match. Al contrario fluida e molto concentrata la Virtus, che grazie alle triple di Rocchi e Whelan allarga subito la forbice, anche se sul 10-0 iniziale c’è anche la firma di Valentini, cui centimetri e chili (e una bella mano)non difettano affatto. Inevitabile a questo punto il timeout di Busti, con i cryptensi che al rientro finalmente si destano dal torpore iniziale, trovando qualche canestro e almeno un po’ di energia. Non a caso sono di Spinosa i primi punti del San Nilo, che contrariamente alle abitudini prova ad attaccare il ferro avversario con più decisione, non fosse altro per le difficoltà nel tiro dalla lunga (1/8 alla prima sirena). Reali in questo senso piazza un paio di buone accelerate, ma un’altra tripla di Rocchi vale ancora il -11 (15-4), rendendo il PalaCentro ancora più infuocato. Nel momento più difficile, però, arriva una risposta d’orgoglio  da parte dei ragazzi di Busti, che grazie alle giocate di Chiminello e di un Brenda in netta crescita ricuciono in parte lo strappo, vanificando l’uno-due di un Petrucci in serata di grazia. Eppure, nonostante le due triple quasi in fila del numero zero in maglia Virtus, siamo lì, addirittura a -4 (21-17) dopo la rubata e contropiede in solitaria di uno Spinosa tanto impreciso al tiro (2/12) quanto utile in difesa ed in regia. L’ultimo graffio del primo quarto, però, è quello firmato da Fokou, con il 23-17 della prima sirena che alla fine dei conti quasi non dispiace, a maggior ragione se si ripensa all’inizio shock dei nostri ragazzi.

Seconda frazione che si apre nel segno di Ridolfi, numeri a parte (15 e 9 rimbalzi) gran bella iniezione d’adrenalina quella portata in dote da FR8, che oltre a caricare di falli Fokou ci permette di cambiare marcia anche in difesa, provando a cambiare spartito al match. Peccato che la fiducia e l’energia cryptense si esauriscano presto, permettendo alla Virtus di piazzare un altro tentativo di fuga. In meno di 3’ minuti, infatti, i romani piazzano un pesantissimo 12-0 di parziale, impreziosito dalle triple di un indemoniato Petrucci (primo tempo da 14 punti in 14’ minuti) e dalla solidità nel pitturato di Banach, altro grande protagonista nella serata magica dei romani. San Nilo che quindi si ritrova in un amen a -15 (35-20), ma almeno in questo caso la risposta arriva ed è molto confortante, anche perché a fornirla, oltre a Ridolfi, è un redivivo Proietti. Tripla a parte arrivano tante giocate d’energia da parte di MP30, che innanzitutto ha il merito di ridare un po’ d’entusiasmo al San Nilo, anche a -7 (36-29) dopo il jumper dalla media di Oliva. Nel finale di tempo, però, la Virtus torna a ruggire, anche perché le difficoltà dei nostri nel contenere Valentini restano altissime, così come le percentuali dalla lunga dei romani, di nuovo a +11 (41-30) dopo la terza tripla personale di un super Rocchi. Ad ogni modo sono di Reali gli ultimi punti di un primo tempo complesso ma alla fine dei conti confortante per il San Nilo, a -9 (41-32) nonostante l’1/8 dalla lunga e il 46% dal campo della Virtus.

Ripresa che almeno in avvio presenta gli stessi temi: Virtus più convinta e convincente, con il San Nilo che invece si piega ma non si spezza, trovando sempre e comunque la forza per restare a contatto. Così al canestro a freddo di Zoffoli risponde Oliva, che con un paio di magie delle sue ci riporta a -8 (44-36) e con un minimo di inerzia a favore. Quella che sembrava l’alba della rimonta, però, si trasforma in un vero e proprio incubo per i nostri ragazzi, che da qui in poi perdono certezze e ritmo, andando incontro ad un clamoroso blackout. I numeri in questo senso dicono molto, con la Virtus che continua a vedere una vasca da bagno al posto del canestro, piazzando in poco meno di 7’ minuti il 26-4 di parziale che chiude definitivamente i conti. Break su cui non mancano i demeriti dei nostri, a tratti senza idee e poco convinti, ma in assoluto da applausi le accelerate della Virtus, con Petrucci (2), Whelan, Rocchi (2) e Zoffoli sempre letali dietro la linea dei 6,75, dove le percentuali dei romani continuano a toccare picchi insensati. Busti sul fronte opposto prova quantomeno a contenere l’emorragia, ma né il timeout né i cambi sortiscono alcun effetto, con la Virtus che a 2’ minuti dalla terza sirena si ritrova a +30 (70-40) e con i due punti già in ghiaccio. Del resto riesce tutto o quasi ai padroni di casa, che quando non segnano dalla lunga (7/9 nel quarto) si affidano all’energia di Zoffoli, mentre  per il San Nilo di Ridolfi gli unici lampi nel grigiore generale, sottolineato dal 75-45 con cui si chiude una terza frazione da 34-13 di parziale complessivo.

Di fatto e nei fatti gli ultimi 10’ minuti non sono altro che una lunga passerella per la Virtus, che pur allargando le rotazioni continua a mantenere alta l’intensità difensiva e altissime le percentuali al tiro dalla lunga. Eloquente a questo proposito il clamoroso 4/4 di Giacomi, che segna tutti i suoi 16 punti nel corso dell’ultima frazione, rappresentando la classica ciliegina sulla torta nella serata perfetta dei romani. Sul fronte opposto, invece, arrivano da Proietti (10 in 19’ minuti) e Villamaina (classe 2007, ai primi punti in Serie B) le note più liete nella serata da incubo dei cryptensi, che visto il tour de force che si completerà sabato (terza partita in 7 giorni) allungano notevolmente le rotazioni, anche in virtù dell’assenza di Permon, tenuto a riposo per via di un attacco febbrile.
Per il resto c’è da segnalare il 95-61 finale, punteggio che la dice lunga sulla superiorità della Virtus, avanti e (quasi sempre) in controllo dall’inizio alla fine. Al contrario poco da salvare per il San Nilo, che dovrà esser bravo a dimenticare in fretta quella che rappresenta una della sconfitte più pesanti degli ultimi 10 anni. Uno schiaffone sonoro, che dovremo tramutare in voglia di rivalsa e di riscatto, affrontando al meglio la delicata sfida di Sabato 04/11 alle 18.30 contro L’Aquila. Un match di fondamentale importanza per il morale e, soprattutto, per ritrovare la fiducia e le facce dei giorni migliori. Una volta di più speriamo nel calore del nostro pubblico, di cui mai come in questo momento abbiamo assoluto bisogno.
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