RUGGITO SAN NILO: ESPUGNATA VALDICEPPO NELL’INFRASETTIMANALE

 

Valdiceppo Basket - San Nilo Grottaferrata 73-87

Parziali: 24-16 / 11-28 / 17-24 / 21-19

Valdiceppo: Rimsa 9, Bindocci 2, Bischetti 6, Speziali, Buscaroli 22, Meschini 16, Casuscelli, Facciolà 4, Rath 14; Coach: Filippetti

San Nilo: Chiminello 13, Marrocchi n.e., Villamaina n.e., Ridolfi 7, Reali 24, Spinosa 4, Oliva 21, Corvo, Brenda 8, Proietti 10; Coach: Busti

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Lo diciamo sottovoce, con il sorriso sulle labbra e con la certezza che di strada da fare ne resta ancora moltissima: il San Nilo, quello capace di sovvertire ogni pronostico, è tornato per davvero. Lo dice la 3ª vittoria di fila, una classifica sempre più interessante e, soprattutto, il successo scintillante conquistato sul parquet di Valdiceppo, complice un’impresa che resterà per sempre tra le pagine più belle della nostra storia (out Permon, Proietti recuperato in extremis dopo la febbre). In effetti è stata una vittoria giunta a margine di una prova quasi perfetta per i ragazzi di Busti, che non solo chiudono il 2023 con il vento in poppa, ma completano un autentico capolavoro riuscendo a ribaltare il -7 dell’andata. A prescindere dall’impatto dei singoli merito di Busti e dei suoi ragazzi, sempre sul pezzo e sempre in grado di trovare il protagonista giusto al momento giusto.
L’avvio di gara di Chiminello, ad esempio, è un Monet: jumper dalla media, tripla sul lato destro e tripla sul lato sinistro. Tre giocate d’autore che valgono il 2-8 dopo appena 2’ minuti di gioco. Perugia, però, è squadra capace di fiammate violente ed improvvise, con la parità a quota 8 fissata dalle triple in rapida successione di Meschini e Rath. Un doppio schiaffone cui il San Nilo risponde con grande carattere, piazzando uno 0-7 di parziale che costringe Filippetti al minuto di sospensione. Sugli scudi un clamoroso Oliva (21, 16 rimbalzi e 7 falli subiti), supportato al meglio da un Brenda in versione deluxe, che al di là degli 8 punti e 8 rimbalzi impressiona per la presenza difensiva, dando equilibrio e certezze a tutti i compagni. In uscita dalla sospensione, però, vivono 5’ minuti davvero da incubo i cryptensi, che oltre al 2º fallo di Spinosa registrano un clamoroso passaggio a vuoto in questo frangente, come sottolineato dal 16-1 di parziale che ribalta completamente inerzia e punteggio. Non a caso Perugia vola dal -7 (8-15) al +8 (24-16), sfruttando al meglio l’impennata nelle percentuali dei padroni di casa. Di Meschini i canestri che suonano la carica, mentre il sorpasso e relativa fuga sono opera di Rath (jumper per il 17-15) e di Buscaroli, di ghiaccio nell’infilare la tripla del 20-16. Busti nel frattempo prova a mischiare un po’ le carte in tavola (dentro Ridolfi e Proietti), ma sul fronte opposto il tassametro corre, con Filippetti che trova buone risposte anche in uscita dalla panchina. A fissare il 24-16 della prima sirena, infatti, sono Bindocci e Facciolà, facendo presagire una partita molto diversa da quella che poi si profilerà da qui alla fine.

Impressione certificata anche in avvio di secondo quarto, con la tripla di Buscaroli che aggiorna sul +9 (27-18) il massimo vantaggio di Perugia, ma da qui in avanti, senza alcuna logica apparente, il San Nilo si trasforma, assestando le prime martellate su un blocco di marmo tramutato in un’opera d’arte. Reali, ad esempio, dopo aver sporcato il tabellino in lunetta torna a pungere anche dalla lunga distanza, chiudendo poi il suo personalissimo 0-7 di parziale con il layup del 27-25. Canestro che spinge Filippetti alla sospensione, ma nonostante la tripla di Bischetti il San Nilo continua a recuperare terreno al rientro, trascinato da un Oliva in grandissimo spolvero: appoggio da sotto, jumper dall’angolo e stoppata su Bischetti, con il tabellone che a 4’ minuti dalla pausa lunga dice -1 San Nilo (30-29). Valdiceppo nel frattempo torna a segnare con Rath (tripla), canestro quanto mai estemporaneo, anche perché le diverse difese proposte da Busti (uomo, zona classica e match up) mandano completamente fuori giri l’attacco degli umbri, tramortiti dal clamoroso finale di tempo dei nostri ragazzi. Col senno di poi, in effetti, è proprio in questo finale di tempo che i cryptensi confezionano il loro capolavoro, piazzando in poco più di 3’ minuti un pesantissimo 13-2 di parziale. Mini break aperto dal jumper di Reali e dall’inchiodata di Oliva, che su cioccolatino di MR9 pareggia i conti a quota 33. Il sorpasso e relativo allungo, invece, è tutto opera di un ottimo Proietti (10 punti col 100% al tiro), che dopo la tripla del 33-36 sfrutta al meglio gli attacchi un po’ confusi di Perugia, realizzando in contropiede altri 4 punti in fila. Poi tocca a Brenda (gioco a due con Reali), bucare la difesa dei padroni di casa, mentre il +11 (33-44) lo confeziona il solito Oliva, che senza ritmo e senza equilibrio infila un altro canestro d’autore. Unico neo di un finale di tempo altrimenti perfetto il canestro concesso sulla sirena a Meschini, ma a guardare i numeri quello confezionato dal San Nilo è un +9 (35-44) che vale doppio. In effetti, nonostante gli appena 4’ minuti giocati da Spinosa e Corvo (limitati dai falli) e nonostante il 7/19 dalla lunga degli umbri, la partita è tutta nelle mani di una Grottaferrata convinta e convincente, per cui parla un secondo quarto da 28 punti realizzati.

Visto lo svantaggio diventa ancora più caldo il pubblico di casa (comunque corretto), ma pure nella ripresa i nostri ragazzi mostrano cuori e nervi di acciaio, restando costantemente attaccati alla partita. Rath, peraltro, continua a vivere una serata offensiva particolarmente brillante, ma oltre al solito Oliva (numeri a parte match da leader vero) gli ospiti continuano a ricevere risposte confortanti da Proietti, che con la seconda tripla di serata aggiorna il massimo vantaggio cryptense sul +12 (37-49). Divario che tocca anche le 14 lunghezze dopo il jumper di Chiminello, ma almeno in questo frangente Valdiceppo resta aggrappata alla partita, producendo di fatto il suo massimo sforzo. Buscaroli, ad esempio, al di là di scelte non sempre lucide prova a caricarsi sulle spalle l’attacco dei suoi, e dopo il primo canestro del match di Rimsa - su cui sono più i meriti di Meschini che eventuali colpe dei nostri ragazzi - Perugia è di nuovo a -9 (44-53). Negli ultimi 5’ minuti della terza frazione, però, Reali torna a vestire l’abito delle grandi occasioni (24 con 8 assist), mettendo letteralmente a ferro e fuoco la difesa umbra. Tre triple consecutive una più bella dell’altra per MR9, mentre sul fronte opposto calano di schianto le percentuali di Perugia, che in un amen si ritrova addirittura sotto di 20 lunghezze (46-66 a 1’30 dalla terza sirena). Nel 2-13 di parziale che spacca ulteriormente la partita tanti protagonisti differenti per Busti, da un Ridolfi preziosissimo in lunetta (7/8 alla fine) fino alla coppia Spinosa-Brenda, di cui è impossibile quantificare il clamoroso lavoro difensivo. Il capitano, ad esempio, mette una pezza dove serve, mentre GS11 rende impossibile la vita a Meschini, che di punti nella ripresa ne segnerà appena 4. Ad ogni modo prova a crederci ancora Perugia, che grazie a 4 punti in fila di Buscaroli prova a regalarsi una piccola chance in vista del gran finale (52-68 dopo 30’ minuti).

Opportunità vanificata da un San Nilo costantemente sul pezzo, che pure negli ultimi 10’ minuti non lascia nulla d’intentato, mantenendo il proprio vantaggio in una fascia compresa tra le 16 e le 20 lunghezze. A questo proposito i canestri che fanno più male ai padroni di casa sono le triple realizzate in apertura di quarta frazione da Chiminello (13 in 25’ minuti, altro eroe di serata) e da Oliva, con il San Nilo che entra negli ultimi 8’ di partita ancora sul +20 (54-74). Filippetti, nel frattempo, nella speranza di ritrovare ritmo in attacco si gioca anche la carta del doppio play (Casuscelli e Rath insieme), ma al di là di qualche fiammata isolata di Rimsa e Rath (59-75 con 7’ da giocare) l’attacco umbro continua a sbattere sul muro eretto dal San Nilo, lucidissimo nel prendersi ciò che la difesa avversaria “lascia” nell’altra metà campo. Reali, ad esempio, dopo la sfuriata dalla lunga trova punti d’oro anche in penetrazione (assist splendido di Oliva), mentre Brenda corona una partita quasi perfetta con il 2/2 in lunetta per il 61-79 a 4’ dalla fine. Di Spinosa, invece, il layup che vale ancora il +20, con gli ultimi 3’ minuti di partita trasformati in una vera e propria passerella. Perugia e il proprio pubblico, in effetti, non ne hanno più, con i nostri ragazzi che completano l’opera mantenendo quel margine necessario a ribaltare la differenza canestri. Non a caso la tripla negli ultimi secondi di Buscaroli serve solo a fissare il 73-87 finale, consegnando ai nostri ragazzi una vittoria tanto meritata quanto pesante nell’economia della stagione.
Dopo Carver e Cagliari, infatti, gli uomini di Busti mietono un’altra vittima illustre, inanellando quella che è la terza vittoria consecutiva. Un successo leggermente diverso dagli altri, non fosse altro per una produzione offensiva floridissima (47% abbondante dal campo), ma con la difesa che si è confermata l’arma in più di questo San Nilo 2.0. In un certo senso quasi dispiace che la pausa natalizia arrivi proprio in questo momento, con Brenda e compagni che comunque vadano le cose saluteranno il 2023 da quell’8º posto che significherebbe salvezza diretta. Obiettivo non semplice ma sicuramente alla portata, anche perché - lo diciamo sottovoce e con un sorriso sulle labbra appena accennato - il San Nilo, quello capace di divertire e divertirsi, è tornato per davvero e di fermarsi non ne ha nessuna intenzione.
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