IL CUORE NON BASTA: AL PALACOSCIA PASSA LA VIRTUS ROMA

 

San Nilo Grottaferrata - Virtus Roma 72-80

Parziali: 16-17 / 19-18 / 15-26 / 22-19
San Nilo: Chiminello 9, Permon 8, Sabatini n.e., Villamaina n.e., Ridolfi 18, Reali 13, Spinosa 9, Marrocchi n.e., Corvo 4, Brenda 11, Proietti; Coach: Busti

Virtus: Banach 13, Petrucci 6, Whelan 23, Frisari 7, Casale n.e., Valentini n.e., Zoffoli 5, Giacomi 10, Fokou 2, Rocchi 14; Coach: Tonolli

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Impresa solo sfiorata per un San Nilo Grottaferrata tutto cuore e attributi, contro la capolista Virtus Roma prova senz’altro convincente per gli uomini di Busti, cui - col senno di poi - è mancato solo un pizzico di fortuna, giocandosela praticamente alla pari contro una squadra costruita con il chiaro intento di salire al piano di sopra. Eppure nonostante tutte le differenze evidenziate, è stata partita vera, con la differenza che si può racchiudere tanto nella sofferenza a rimbalzo (27-43 il finale) quanto nella poca lucidità mostrata al rientro dalla pausa lunga (15-26 il parziale della terza frazione). Per questo, al di là di tutto, resta tantissimo rammarico, con la corsa ai playoff che si complica ulteriormente, rendendo quella con L’Aquila una sorta di ultima spiaggia, almeno per quel che concerne la salvezza diretta.
Ad ogni modo restano tante le cose buone da cui ripartire, col primo tempo che in effetti fila via sul filo dell’equilibrio, al netto dei tentativi di allungo orchestrati dalla Virtus. Nonostante l’assenza di Valentini, infatti, gli ospiti si fanno sentire nel pitturato, trovando in Banach uno dei grandi protagonisti della serata. Quasi tutto suo il merito nel 4-8 Virtus dopo 4’ minuti, col San Nilo che invece fatica un po’ in questo avvio, complici le attenzioni di Rocchi su Permon. Tuttavia, seppure quella di Oliva resti un’assenza pesantissima, i nostri ragazzi sono bravi a rispondere colpo su colpo, complice l’impatto di un Brenda in versione deluxe. Numeri alla mano splendida la prima frazione di DB19 (6 e 7 rimbalzi), che dopo l’appoggio da sotto pareggia a quota 8 con il jumper dall’angolo. Nel frattempo, complici i 2 falli in pochissimi minuti, Tonolli è costretto a richiamare in panchina Fokou (per Giacomi) ma il leit-motiv resta tutto sommato invariato. La Virtus, infatti, continua a condurre le danze, ma a Whelan e Banach (8-12 ospite) rispondono praticamente subito ancora Brenda e un ottimo Chiminello (9 in 22’ minuti abbondanti), che da sotto fissa la parità sul 12-12. Padroni di casa che in realtà si fanno persino preferire in chiusura di quarto, come di consueto travolgente l’ingresso dalla panchina di Ridolfi, a segno col layup del sorpasso (16-14) dopo l’assist di Spinosa. L’ultimo sussulto dei primi 10’ minuti, però, lo firma Zoffoli, che con una preghiera sulla sirena fissa il 16-17 Virtus.

Canestro fortunoso ma in grado di dare una bella sferzata agli ospiti, che non a caso ripartono meglio anche nella seconda frazione, assestando proprio in questo frangente un’altra spallata decisa alla partita. Del resto, dopo aver “studiato” partita e avversari, Whelan comincia a mettersi in moto, anche se il primo canestro del quarto lo sigla Frisari da oltre l’arco, liberato da un Petrucci sempre in controllo (16-20). L’ingresso di Corvo, però, si rivela ottimo sotto diversi punti di vista, soprattutto per quel che concerne l’energia, ma dopo essere tornati a contatto (20-21) i nostri ragazzi vedono la Virtus scappare per davvero, complice la già menzionata accelerata di Whelan. La rubata del play argentino a Ridolfi, infatti, apre la strada allo 0-7 di parziale che vale il primo vero allungo degli ospiti, avanti sul 20-28 grazie ad un bel canestro di Giacomi e alla tripla di Whelan. Momento difficile cui il San Nilo risponde con cuore e attributi, piazzando in un amen il 10-0 che ribalta inerzia e punteggio. Sugli scudi il solito Ridolfi (18 e 3 assist, gran partita) e uno Spinosa al solito preziosissimo, cui i numeri in attacco non rendono pienamente giustizia ad una prova davvero convincente (8 assist e 5 recuperi). Suo, infatti, il jumper che rompe il digiuno cryptense, così come suoi i 5 punti in fila per il sorpasso San Nilo dopo 17’ minuti scarsi di gioco (30-28). Vantaggio che tocca anche le 3 lunghezze (33-30) dopo un gioco da 3 punti di Chiminello, ma nel finale di tempo la Virtus si ritrova, anche perché Banach continua a crearci tanti problemi nel pitturato, siglando praticamente da solo lo 0-5 di parziale buono per il sorpasso (33-35). I liberi di Permon (serata difficile), però, ci riportano in parità, con un bel primo tempo chiuso così sul 35-35.

Al rientro dalla pausa lunga, almeno nelle battute iniziali, match che prosegue sul filo dell’equilibrio, con le due squadre a trovare di volta in volta un protagonista differente. Whelan ad esempio continua ad essere un fattore nella metà campo offensiva, ma dopo lo 0 del primo tempo comincia a farsi sentire anche il miglior Reali (13 con 4/7 dalla lunga), a segno da oltre l’arco per il 38-37 San Nilo. Ad ogni modo, al di là del controsorpasso subìto ad opera di Petrucci, è in difesa che i nostri ragazzi fanno vedere le cose migliori, con Whelan che deve inventare diverse magie per muovere il tabellino, mentre su Rocchi continua a fare buona guardia Permon. Non a caso continua a regnare l’equilibrio in questo frangente, con la parità siglata da Ridolfi rotta soltanto da un’altra invenzione di Whelan (40-42 dopo 23’ di gioco). Nel frattempo, oltre alla qualità del gioco si alza anche il tasso fisico, con il match che comunque resta corretto, continuando a regalare belle giocate su entrambi i fronti. Oltre al già citato Whelan d’autore anche un paio di spunti di Rocchi, ma in casa San Nilo continua ad avere un impatto devastante Ridolfi, cui la Virtus fatica a trovare un antidoto. Di FR8, infatti, i canestri che ci riportano in carreggiata (45-46), mentre il sorpasso lo sigla ancora un eroico Brenda (11 con 11 rimbalzi) che dopo la rubata di Spinosa sigla da sotto il canestro del 49-48, spingendo Tonolli alla sospensione. Un timeout quanto mai prezioso per la Virtus, che costruisce la propria vittoria in questo frangente, piazzando negli ultimi 4’ minuti della frazione l’1-13 di parziale in grado di rompere l’equilibrio una volta per tutte. I nostri ragazzi, infatti, perdono per la prima volta nel match lucidità in attacco, soffrendo il quintetto da battaglia proposto da Tonolli, che con Frisari, Zoffoli e Rocchi insieme riesce a togliere ossigeno ai nostri esterni e rifornimenti ai lunghi, Ridolfi in primis. Sul fronte opposto, invece, è Rocchi a caricarsi sulle spalle l’attacco dei romani, anche se sul +11 (50-61) che chiude la terza frazione è di fondamentale importanza il 4/4 in lunetta messo a segno da Frisari.

Svantaggio a parte provano a crederci ancora i nostri ragazzi, ma nonostante un altro gran canestro di Ridolfi la Virtus risponde subito presente, aggiornando il proprio massimo vantaggio sul +12 (52-64) grazie alla tripla di Giacomi, tra i protagonisti - neanche tanto occulti - del successo dei romani. Nel momento del bisogno, però, Busti ritrova Permon, che trova proprio in questo avvio di quarta frazione gli unici 2 canestri dal campo della sua partita, tenendo così il San Nilo in linea di galleggiamento. Peccato che pure Giacomi continui a segnare canestri pesanti, mentre il +13 (56-69) è opera del solito Rocchi in lunetta. Di fatto e nei fatti un colpo durissimo sul morale dei cryptensi, che però provano a crederci ancora, mostrando un cuore davvero enorme. Merito di un indemoniato Reali, che in poco più di 30” secondi piazza una doppia fiammata clamorosa, siglando prima la tripla del -10 e poi chiudendo uno splendido gioco da 4 punti per un insperato -6 (63-69) sul tabellone. Questo, però, sarà l’ultimo effettivo riavvicinamento dei nostri ragazzi, che dopo i canestri di Rocchi e Giacomi (altra tripla spezza gambe per il 65-76 Virtus) vedono sfumare la vittoria definitivamente, non fosse altro per lo scorrere inesorabile dei minuti sul cronometro. Così, nonostante un’altra tripla di Reali, la Virtus arriva abbastanza in scioltezza al 72-80 finale, che comunque non cancella la buonissima prova offerta dai nostri ragazzi.
Lo scivolone di qualche giorno fa a Mondragone e l’assenza di Oliva, infatti, potevano pesare come un macigno, ma con le unghie e con i denti i cryptensi sono riusciti a tenere duro, procurando alla Virtus più di uno spavento. A mancare, come anticipato, un po’ di fortuna e - a cavallo tra terza e quarta frazione - la lucidità necessaria nel gestire le folate offensive orchestrate dai romani. Ad ogni modo resta incoraggiante e tutto sommato positiva la prestazione di Brenda e compagni, che però devono fare i conti con una classifica grigia e un calendario ancora molto complesso. Domenica 21/01, infatti, in programma c’è la trasferta a L’Aquila, in quella che rappresenta in un certo senso l’ultima chiamata per continuare a sperare nella salvezza diretta. Sarà una partita durissima, in cui servirà tutto il cuore, l’orgoglio e le qualità dei nostri ragazzi.

 

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