OLTRE LE DIFFICOLTÀ: UN SAN NILO INCEROTTATO BATTE ANCONA

 

San Nilo Grottaferrata - CAB Stamura Ancona 90-83

Parziali: 27-10 / 20-25 / 18-29 / 25-19

San Nilo: Chiminello n.e., Permon 20, Ferrando n.e., Villamaina, Reali 17, Spinosa 13, Oliva 26, Corvo 4, Brenda 10, Proietti, Sabatini n.e.; Coach: Busti

Ancona: Zuasnabal 12, Virgili 6, Filippetti 2, Piccionne 9, D’Agnano 14, Kumer 2, Tamboura 7, Barletta, Zanotto 17, Paoletti 12, Diop 2, Balducci; Coach: Petitto

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Una piccola grande impresa per il San Nilo, senza se e senza ma. Perché al di là della classifica e delle carte d’identità era un compito difficilissimo quello cui erano attesi i nostri ragazzi, che senza Ridolfi e con diversi acciacchi strappano una vittoria pesantissima contro Ancona, regalandosi 2 punti d’oro nella corsa alla salvezza. I cryptensi, infatti, in attesa delle partite domenicali riprendono Mondragone e Roseto al penultimo posto, donando tonalità più accese al proprio futuro. In quest’ottica incide molto anche come questo successo è maturato: partita prima dominata (+17 alla prima sirena), poi quasi scappata via e infine ripresa con grande carattere dai cryptensi, per cui il +7 finale ha un sapore senz’altro agrodolce. Ad ogni modo questa resta una serata bellissima, da godersi fino in fondo e da cui ripartire in vista del futuro.
Come anticipato quasi perfetto l’avvio del San Nilo, complici percentuali molto alte (primo quarto da 11/14 dal campo) pallino del gioco subito nelle mani dei ragazzi di Busti, che dopo 2’ minuti sono già sul 7-0, costringendo Petitto al minuto di sospensione. Sugli scudi il solito Oliva (partita pazzesca, ma ci torneremo) e soprattutto Spinosa, convinto e convincente anche nella metà campo offensiva, dove di fatto non sbaglia quasi nulla (13 con +20 di plus/minus). Sul fronte opposto continua ad essere complicato l’avvio di Ancona: al netto di qualche fiammata di Zanotto continuano a collezionare errori i marchigiani, che al di là delle difficoltà evidenziate contro le diverse difese proposte da Busti sbagliano anche un paio di facili appoggi, ritrovandosi a -12 (18-6) dopo i primi squilli di un Permon decisamente ispirato (20 con 4/9 dalla lunga). Un divario che i cryptensi gestiscono senza eccessivi affanni in questo frangente, anche perché Petitto continua a ruotare uomini e assetti senza fortuna, registrando in realtà solo qualche persa di troppo. Non a caso il finale è tutto di marca San Nilo, con Permon e Spinosa che continuano ad infilare la retina avversaria, spingendoci addirittura sul +17 (27-10).

Vantaggio che i nostri ragazzi sembrano poter gestire abbastanza agevolmente, anche perché - eccezion fatta per qualche spunto di Paoletti - il San Nilo tiene bene anche in avvio di seconda frazione, riuscendo a rispondere colpo su colpo. Dopo il -12 (29-17) siglato dal solito Paoletti, infatti, i nostri ragazzi tornano a spingere, annullando di fatto la prima vera spallata assestata da Ancona. A questo proposito di fondamentale importanza le due triple quasi in fila messe a segno da Reali (17 con 1 sola persa) e Spinosa, mentre a chiudere l’8-2 di parziale che vale il +18 (37-19) è ancora un clamoroso Oliva che in effetti chiuderà un primo tempo d’autore già in odore di tripla doppia (13, 8 rimbalzi e 5 assist). Nel finale di tempo, però, come prevedibile Ancona torna sotto, ricucendo proprio nell’ultimo rettilineo gran parte dello svantaggio. Il merito è quasi tutto di Zanotto, che al di là di un tecnico per proteste sale letteralmente in cattedra, sfoderando un gran bel finale di tempo. Sua, infatti, la tripla che toglie il tappo dal canestro, così come sue altre due conclusioni pesanti infilate negli ultimi 90” secondi della seconda frazione. Nel mezzo, sempre dalla lunga, i canestri di Permon e Zuasnabal, ma è chiaro come l’inerzia del match sia ormai girata a favore degli ospiti, come testimoniato dall’8-18 di parziale fatto registrare da Ancona in poco più di 3’ minuti. Break che oltre a valere il 47-35 della pausa lunga finisce per toglierci un po’ di certezze, facendo riaffiorare vecchi fantasmi e piccole paure.

Una sensazione confermata da un avvio di terza frazione a senso unico, in cui - senza mezzi termini - Ancona domina sul piano del ritmo e dell’intensità. In effetti, pur riconoscendo le difficoltà incontrate dai nostri ragazzi contro la zona 2-3 proposta da Petitto, è soprattutto nel ritmo che Ancona prende vantaggio, rigirando partita e punteggio come un calzino. A questo proposito preziosissime le accelerate di Piccionne e D’Agnano, mentre il San Nilo finisce per affrettare diverse conclusioni, prestando il fianco alle transizioni e i contropiedi dei marchigiani. A questo proposito troppo facile il layup concesso a Zuasnabal, con Busti costretto al time out dopo neanche 3’ minuti (47-41). Al rientro una tripla di Spinosa e una gemma dal palleggio di Reali ci donano un po’ di ossigeno (52-46), ma mentre il San Nilo comincia ad accusare un filo di stanchezza e un abbassamento fisiologico delle percentuali Ancona continua ad acquisire energia, piazzando qua e là un paio di fiammate dal grandissimo peso specifico. Dopo la tripla di Reali per il +9 (59-50), infatti, gli ospiti rispondono con carattere, tornando a -5 (60-55) grazie al gioco da 3 punti di Zuasnabal (gran partita) e al jumper di Paoletti, cui talento e faccia tosta non mancano di certo. Corvo con una bella tripla sembra stroncare anche quest’ultimo tentativo di rimonta, ma gli ultimi 120” secondi della terza frazione sono un vero e proprio incubo per i cryptensi, che oltre ai problemi di falli di Spinosa devono far fronte alla pressione difensiva sempre maggiore di Ancona, che con un altro parzialino conclude di fatto la rimonta. Le triple di Virgili (2) e di Zanotto, infatti, valgono il -1 (65-64), con quei fantasmi cui facevamo riferimento a metà gara che diventano veri e propri mostri.

In avvio di quarta frazione, infatti, il tassametro continua a correre, con Filippetti e Paoletti che rimpinguano il parziale che aveva chiuso la terza frazione con un altro 0-5, portando Ancona addirittura a +4 (65-69). Di fatto e nei fatti una mazzata durissima, cui i nostri ragazzi rispondono con talento, tenacia e soprattutto un cuore grandissimo. Il talento, più nello specifico, è quello di un sontuoso Oliva, che dopo una partenza da spellarsi le mani chiude la lunga carestia offensiva cryptense con l’appoggio del -2. La tenacia, invece, è quella di Permon, che nonostante la tendinite e qualche forzatura tira fuori dal cilindro il jumper della parità. Il cuore, infine, è quello di capitan Brenda (10+11), che scarta il regalo di Oliva siglando il sorpasso sul 71-69. Petitto nel frattempo prova a fermare l’emorragia con la sospensione, ma eccezion fatta per un appoggia di Tamboura a pagare ora la mancanza di lucidità sono i marchigiani, mentre il San Nilo vola sulle ali dell’entusiasmo, arrivando in un amen a +10 (84-74). Merito di un Oliva immaginifico, che oltre a regalarsi una splendida quadrupla doppia (50 di valutazione) piazza anche un paio di clamorose stoppate, infuocando una volta di più il PalaCoscia. Per il resto da campione anche le triple a gioco rotto di Permon, che a 2’ dalla fine ci fanno intravedere lo striscione del traguardo. Ancona da par suo prova a crederci ancora grazie a 5 punti quasi in fila di D’Agnano (85-80), ma dopo la tripla di Reali partono una volta per tutte i titoli di coda. Ovviamente la tripla a tempo quasi scaduto di Zanotto rovina un po’ la festa, ma se il 90-83 finale non dà alcuna certezza in ottica doppio confronto ci regala, però, una gioia immensa, cancellando tutte le scorie di una settimana difficilissima. La pesante sconfitta a Pescara, gli acciacchi di Permon, Oliva, Spinosa e Chiminello (presente solo per onor di firma ma preziosissimo anche fuori dal campo) cancellati da una vittoria pazzesca, che l’assenza di Ridolfi rende una vera e propria impresa.
Ovviamente la strada verso la salvezza resta ancora oggi estremamente complicata, ma questi sono 2 punti che possono valere davvero tantissimo. L’aggancio certo ad una tra Mondragone e Roseto (impegnate una contro l’altra domani), infatti, lascia aperto ad ogni scenario, sottolineando che il San Nilo c’è, dimostrandosi più forte anche della cattiva sorte. A questo proposito quello di Busti si configura come un piccolo grande capolavoro, così come quello dei nostri ragazzi, tornati a nella loro versione migliore in una delle serate forse più importanti della stagione. Ora, però, è bene restare lucidi e guardare al futuro, con la prossima trasferta a Civitanova Marche, in programma domenica alle 18.00, che sarà - al pari di oggi - una finale, in cui servirà un’altra piccola grande impresa, senza se e senza ma.

 

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