CHANCE SPRECATA: FERENTINO BATTE SAN NILO AL SUPPLEMENTARE

 

Basket Ferentino - San Nilo Grottaferrata 89-80 d.t.s.

Parziali: 17-18 / 19-15 / 22-23 / 15-17 / 16-7
Ferentino: Collalti 3, Rossi 7, Galuppi 4, Polselli 2, Incitti n.e., Ciarpella 7, Serra n.e., Gerlero 9, Rullo 35, Bisconti 22; Coach: Miglio
San Nilo: Chiminello 2, Permon 19, Ferrando n.e., Ridolfi 4, Reali 8, Spinosa 8, Oliva 16, Corvo 2, Brenda 21, Proietti; Coach: Apa
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Doveva e poteva essere la partita della svolta, quella in grado di dare continuità al colpaccio con Fiumicino, ponendo fine a quei continui alti e bassi evidenziati ormai da inizio stagione. Eppure - ancora una volta - il San Nilo si perde sul più bello, tornando da Ferentino con la nomea della grande incompiuta. Al netto di un approccio positivo, cui andava dato - col senno di poi - un seguito diverso, ciò che più è mancato ai cryptensi è stato il senso della partita, la capacità di fare la cosa giusta nei momenti caldi del match. Per come è stato acciuffato il supplementare (tripla di Permon allo scadere) sembrerebbe quasi un controsenso, ma per quanto visto nell’arco dei 40’ minuti, come anticipato in precedenza, la sensazione è di una prestazione incompiuta. Non a caso, eccezion fatta per il 4-0 iniziale di Bisconti, il San Nilo parte meglio, prendendosi praticamente subito il pallino del match. La scorribanda di Spinosa e tripla di Reali, infatti, aprono lo 0-8 di parziale che ribalta inerzia e punteggio, con gli ospiti anche a +6 (6-12) dopo il primo squillo di un Brenda in versione deluxe (21 con 38 di valutazione). Al netto del vantaggio un punteggio che lascia tanto amaro in bocca, anche perché Ferentino sbaglia tanto e si innervosisce (tecnico a Bisconti), mentre i cryptensi mancano subito un paio di buone chance per provare a scappare via. Troppe perse e troppi errori banali per i ragazzi di Apa e Catanzani, che in effetti vanno sotto nel punteggio (17-14) alla prima impennata delle percentuali gigliate. Sugli scudi Rossi e un pazzesco Rullo, che con tre triple in fila mettono in partita anche il pubblico di casa. Nel finale, però, si rivedono Spinosa e soprattutto Brenda, che con il tap in sulla sirena fissa il 17-18 dei primi 10’ minuti.

Sull’onda lunga della rimonta meglio il San Nilo anche in avvio di secondo quarto:  4 punti in fila di Permon (19 con 8/13 al tiro), infatti, oltre a ristabilire le distanze (17-22) regalano un po’ di brio agli ospiti, che ancora una volta sembrano poter prendere il largo, complici le enormi difficoltà di Ferentino. Del resto, con Bisconti a prendere fiato in panchina, gli ospiti possono alzare un minimo di pressione, approfittandone per provare qualche soluzione in semi transizione. A questo proposito ottimo l’impatto di Ridolfi in uscita dalla panchina, con il San Nilo anche a +7 (21-28) dopo il canestro in reverse di Corvo. Tuttavia, anche in questo caso, gli ospiti si fermano sul più bello, sprecando tutte le chance del potenziale allungo. La chiave è tanto nelle letture poco lucide dei cryptensi, quanto in un’intensità difensiva diversa da parte di Ferentino, che non a caso concede appena 2 punti nei 5’ minuti successivi, riuscendo a recuperare terreno pur non brillando. La tripla di Collalti, ad esempio, è figlia di un’azione un pizzico fortunosa, mentre la rimonta e relativo sorpasso (32-30) nascono principalmente dalla sofferenza a rimbalzo del San Nilo, che nonostante il quintetto alto cala visibilmente di fisicità, concedendo anche qualche viaggio in lunetta di troppo. Apa nel frattempo prova a fermare l’emorragia con la sospensione, ma nei fatti è la confusione a farla da padrone, con Ferentino anche a +6 (36-30) dopo il 4/4 in lunetta di un Bisconti già in doppia cifra a margine del primo tempo. Proprio sulla sirena, però, Permon tira fuori dal cilindro una tripla quasi da metà campo, che oltre a rompere il digiuno offensivo regala ai nostri ragazzi una bella iniezione di fiducia (36-33).

In effetti, seppure l’attacco di Ferentino inizia a girare in avvio di ripresa, il San Nilo resta costantemente aggrappato alla partita, rispondendo colpo su colpo alle folate dei gigliati. Alle triple di Bisconti e Rullo, infatti, rispondono Permon con il gioco da 3 punti e un Brenda particolarmente ispirato, che con la tripla fissa il 42-41. Canestro che di fatto l’inerzia la gira di nuovo, con il San Nilo che ne approfitta per rimettere la testa avanti nel momento in cui le percentuali dalla lunga di Ferentino vivono un altro down prolungato (13/34 alla fine). In effetti, eccezion fatta per un Rullo da 10 punti nel quarto, i padroni di casa combinano poco in questo frangente, mentre sul fronte opposto si scatena Oliva (16+7), che dopo la tripla della parità (44-44) si carica letteralmente i compagni sulle spalle, mettendo una bella firma sull’allungo cryptense. Suoi, infatti, i canestri del sorpasso (prima sul 46-48 e poi sul 51-52), così come suo il canestro del +5 (51-56), maturato su assist di un Brenda sempre grande protagonista. Eppure, anche in quest’occasione, la spallata cryptense si rivela una carezza, con un ultimo minuto e mezzo da tregenda. Dallo 0/2 di Spinosa dopo l’antisportivo di Ciarpella alla stoppata dello stesso Ciarpella su Ridolfi, troppi errori del San Nilo, che negli ultimi 30” secondi completa una vera e propria frittata. Dopo il mancato closeout su Gerlero (tripla piedi a terra), infatti, gli ospiti commettono fallo a rimbalzo, e permettendo a Ferentino di rimettere la testa avanti, con il 58-56 della terza sirena propiziato dal solito Bisconti.

Ad aprire la volatona finale un altro gran canestro di Brenda, anche se più in generale è la tensione a farla da padrone, con i due attacchi che appaiono piuttosto in bambola, come testimoniato dal 4-4 di parziale dopo 4’ di gioco. A dare una sferzata alla partita, ancora una volta, ci pensa un super Brenda, che dopo il pareggio di Reali infila la sua seconda tripla di serata, quella che vale il 62-65. Vantaggio del tutto effimero per gli ospiti, cui sembra mancare - ancora una volta - killer instinct necessario per andarsi a prendere la vittoria. Nel momento della verità, infatti, il San Nilo perde improvvisamente mordente in difesa, concedendo a Gerlero e Rullo ricezioni troppo semplici, tramutate poi in 3 triple dal peso specifico notevole (71-65). Una batosta che probabilmente avrebbe tagliato le gambe a chiunque, ma se c’è una cosa che caratterizza il San Nilo è la capacità di sorprendere (stavolta in positivo), con i cryptensi a raggiungere un clamoroso supplementare. Ad accendere la speranza un’altra gran tripla di Brenda, mentre il -1 (71-70) è opera di Oliva, che a 26” secondi dalla fine risolve una serie di attacchi non brillanti su entrambi i fronti. Sull’ultimo assalto di Ferentino il San Nilo decide di non fare fallo, ma nonostante una discreta difesa Rossi è glaciale a 5” secondi dalla fine, infilando il jumper del +3. Ferentino, invece, il fallo (a bonus non raggiunto) lo spende, ma in uscita dal timeout Permon tira fuori dal cilindro un altro clamoroso coniglio, infilando (probabilmente con il fallo) proprietà sulla sirena la tripla per un clamoroso supplementare (73-73).

Eppure, nonostante la doccia gelata, Ferentino approccia meglio all’overtime, ponendo proprio nel primo minuto le basi della sua vittoria. Le triple di Gerlero e Rullo, infatti, girano nuovamente l’inerzia della gara, con il San Nilo che incassa in meno di 60” secondi due schiaffoni pesantissimi. A ridarci un po’ di speranza il 2/2 di Oliva e il jumper di Permon, ma a spegnere l’entusiasmo cryptense ci pensano, con la complicità dei nostri ragazzi Bisconti e Ciarpella. Il primo con il tap-in del +4 dopo l’errore di Rossi, il secondo strappando un rimbalzo d’attacco preziosissimo, trasformato nell’83-77 dopo un’altra magia di un Rullo davvero immarcabile. Doppia disattenzione che stavolta fa malissimo, anche perché se il San Nilo spegne la luce, dall’altra Ferentino scioglie la tensione per una vittoria che mancava ormai da più di 20 giorni, arrivata a margine di una settimana tesissima, caratterizzata dalle dimissioni di Lulli. L’89-80 finale, in effetti, sa tanto di beffa per Brenda e compagni, risucchiati da Ferentino nel gruppo a 3 al penultimo posto. Sconfitta a parte il rammarico più grande è per non aver sfruttato meglio le tante occasioni che la partita ha proposto, mancando ancora una volta, l’appuntamento con la svolta. La speranza, semmai, è che questa rabbia e delusione tornino buoni in vista del prossimo match, in programma al PalaCoscia il prossimo 02/12 (alle 18.30) contro la capolista Palestrina. Servirà la partita perfetta, e ancora di più un palazzetto caldissimo.

 

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